Design come avventura, come sperimentazione di nuove pratiche, come presa di coscienza di bisogni e di esigenze che, nel corso della vita, portano a scoprire mondi e a creare momenti di incontro e di alterità. Un’umanità in viaggio, che si sposta e ricostruisce altrove, diventa anche lo spunto per indagare il tema della mobilità.
Ogni viaggio è un cammino di conoscenza, diventa arricchimento. Camminare nella natura, come direbbe il filosofo e scrittore Henry David Thoreau, andare “oltre” (senza meta, senza limiti, fuori dell’omologazione), può diventare arricchimento personale, sviluppando e portando con sé un bagaglio di esperienze, aprendosi ad una connessione con l’ambiente, ad un ampliamento di prospettive e ad una ricerca interiore e immersiva.
Il viaggio può essere anche un atto metaforico di rottura con il passato che può fare riferimento ai movimenti del Novecento che hanno operato in tal senso, al fine di demolire valori e linguaggi per far posto al nuovo, più adatto ad interpretare la contemporaneità.