The Invisible City è una galassia di connessioni che diventano futuro. Di luoghi che si aprono alla cultura, di un design che cerca e trova ispirazione nell’ambiente naturale. L’opera di Calvino che dà il titolo a questa edizione diviene, pertanto, punto di partenza per rileggere il presente e rielaborare e ripensare un futuro possibile in cui la città e l’uomo non siano nemici, ma nuovamente in simbiosi. la città stessa, infatti, è memoria ma, al contempo, manifesta sempre più spesso una invisibilità rispetto al rapido svolgersi della quotidianità. C’è poi l’anonimato di città divenute grigie e tutte uguali, come spesso avviene nelle grandi periferie, che è il rischio di un oggi senza visione alcuna. Ed è per questo che c’è l’urgenza anche di segni tangibili che ci richiamino al desiderio di una trasformazione e a nuove reti di relazioni, di scambi, di percorsi, anche molteplici: la necessità di progettare una visione di futuro mediante la concretezza dell’azione quotidiana.